"L'immaginario è una delle più elevate prerogative dell'uomo"
(C. Darwin)
L’Analisi immaginativa è una forma di psicoterapia incentrata sul linguaggio delle immagini e del corpo. Quella dell'immaginazione è una facoltà normale, universale e rappresenta l'altra faccia dell'esistenza che interagisce con il reale: è il linguaggio vero dell'inconscio e precede, nello sviluppo genetico, il linguaggio verbale. Esiste inoltre uno stretto rapporto fra immaginazione e azione; immaginare qualcosa è prepararsi ad essa; preparativo che poi tende a realizzarsi nell'agire. L'immagine rappresenta anche la linea di congiunzione fra il pensiero e il sentimento.
La terapia, tramite la parola, il corpo, l’immaginario, aiuta le persone a recuperare la connessione corpo-mente, ad agire a livello delle strutture profonde della personalità e ad operare un’autentica ricostruzione.
E’ un metodo di psicoterapia in cui, mentre il soggetto rilassato è messo in un particolare stato di rilassamento, appaiono spontaneamente o sotto induzione immagini mentali, e in cui il soggetto verbalizza le sue sensazioni ed i suoi stati di coscienza, in presenza dell'operatore: nella coppia terapeuta–paziente ci si parla non solo con le parole, ma anche con il corpo e con l’immagine e ciò permette di recuperare le caratteristiche originarie, intime del nostro essere, sentire e pensare. Questo contatto con gli strati più profondi dell’inconscio del paziente, accompagnato da un modo di esprimersi immediato, permette di recuperare quella connessione corpo-mente che i processi di rimozione hanno rotto nel periodo evolutivo, di agire a livello delle strutture profonde di personalità e di operare un’autentica ricostruzione di sé.
L’Analisi Immaginativa si propone, pertanto, come progetto di crescita per il paziente che intende recuperare la propria soggettività, il diritto e la capacità di vivere pienamente con sentimento di autonomia.